Membro di una delle più nobili famiglie milanesi,
ancora giovanissimo venne dotato di una badia e di un priorato da suo zio, papa
Pio IV. Nel 1560 fu chiamato a Roma e nominato cardinale e, poco tempo dopo,
ebbe l'incarico di reggere la diocesi di Milano come arcivescovo. Sebbene
svolgesse il suo incarico rimanendo a Roma e servendosi di vicari, guidò
il clero milanese con estrema fermezza. In quegli stessi anni, fu uno dei
maggiori artefici della riconvocazione del Concilio di Trento. Nel 1565 si
trasferì direttamente a Milano, dove svolse un'intensissima
attività pastorale, promuovendo attività di studio, creando
orfanotrofi, scuole e ricoveri per gli indigenti. Nel corso dell'epidemia di
peste che devastò il milanese (1576-77), fu infaticabile nel soccorrere
le popolazioni con i conforti della fede e con gli aiuti materiali che gli era
possibile approntare. Fu, inoltre, uno dei principali compilatori del
Catechismo, redatto nel corso del Concilio di Trento. Venne canonizzato
nel 1610 (Arona 1538 - Milano 1584).